Archivio Giovanni Pettinato (1934-2011)

Archivio Giovanni Pettinato
(1934-2011)

Giovanni Pettinato nacque il 27 settembre 1934 a Troina (Enna). Compì studi in seminario a Catania e Napoli, specializzandosi successivamente a Roma, presso il Pontificio istituto Biblico. Dal 1961 studiò assiriologia a Heidelberg con Adam Falkenstein, conseguendo il dottorato nel 1966 un dottorato. Sempre presso il prestigioso ateneo tedesco insegnò tra il 1968 e il 1970. Fu professore di assiriologia e storia orientale antica presso l’Università di Torino dal 1970 al 1974, diventando successivamente professore ordinario di assiriologia all’Università La Sapienza di Roma. Tra il 1974 e il 1975, a partire dalle scoperte compiute da Paolo Matthiae e dalla missione archeologica italiana sul sito della città di Ebla, in Siria, Pettinato cominciò il lavoro di decifrazione di 14.000 tavolette e reperti cuneiformi dell’archivio reale dell’antica città mesopotamica, portato avanti assieme a suoi studenti e collaboratori. Tra il 1985 e il 1987 fu professore ospite in Germania, in vari atenei, e fu visiting professor alla Cornell University negli Stati Uniti. Dal 1987, prese parte alle campagne di scavo nello Yemen del Nord dell’IsMEO (Istituto italiano per il Medio ed Estremo Oriente) e, tra il 1996 e il 1998, diresse la missione archeologica italiana a Byblos in Libano. Dal 1989 fu socio corrispondente dell’Accademia nazionale dei Lincei. Dal 1999 al 2002 diresse il Dipartimento di studi orientali dell’Università La Sapienza di Roma. Nel 2004 fu insignito dell’onorificenza di Grande ufficiale al merito della Repubblica italiana. A partire dallo stesso anno fu membro del comitato scientifico dell’Università degli studi di Enna “Kore”, dove avrebbe anche insegnato assiriologia e storia del vicino oriente antico. Tra 2004 e il 2006 fu in Iraq, rispettivamente a Bagdad e Nāssiriya, per delle missioni di studio organizzate dalla cooperazione umanitaria italiana. Morì a Roma il 19 maggio 2011.

L'archivio è stato raccolto e custodito da una allieva e poi collega di Giovanni Pettinato, Silvia Chiodi. Comprende sia documentazione in parte già in possesso dalla stessa Chiodi, nell'ambito di comuni collaborazioni ed esperienze professionali, che altra data in custodia a lei dai familiari del soggetto produttore, dopo la sua scomparsa.
Tra il 2017 e il 2018 l'archivio è stato trasferito all'ANIMI.

Il fondo contiene fotografie e inventari di reperti, trascrizioni fonetiche di iscrizioni cuneiformi, bozze di testi, appunti, fotocopie di saggi scientifici, dispense didattiche, relazioni, corrispondenza con editori, istituzioni accademiche e culturali.

Il fondo è stato articolato in cinque serie: 1) Corrispondenza professionale, 2) Attività scientifica, 3) Campagne di scavo, 4) Epigrafia, 5) Materiale di studio e documentazione.
Nella serie Corrispondenza professionale sono state considerate le lettere e documenti scambiate per lo più con enti e istituzioni relative ai vari aspetti della sua attività professionale.
La serie relativa all'Attività professionale e scientifica è suddivisa in fascicoli legati a specifici incarichi didattici, di ricerca e divulgazione, o materiale inedito, relativo a specifici interessi di ricerca e approfondimento.
Per la serie Campagne di scavo sono stati individuati e organizzati le foto e gli inventari di reperti, utilizzati da Pettinato e dai suoi collaboratori e suddivisi, quando desunte, in base alle varie località.
Per quanto riguarda l'Epigrafia è stata considerata, come appartenente a questa serie, tutta la documentazione relativa a trascrizioni fonetiche dei reperti studiati da Pettinato.
In Materiali di studio e documentazione è confluita tutta la parte di documentazione edita e fotocopiata, che testimonia gli specifici interessi e i filoni ricerca portati avanti nel corso della sua carriera.

Il lavoro di ordinamento, schedatura e inventariazione è stato commissionato dall'ANIMI a Memoria srl e svolto tra fine 2017 e inizio 2018 da Mario De Prospo con la supervisione di Leonardo Musci. Ringraziamo la dr.ssa Silvia Chiodi per la collaborazione che ci ha fornito.

INVENTARIO DEL FONDO IN PDF

L'inventario è stato realizzato grazie a un progetto finanziato con la legge regionale 24 novembre 1997 n. 42.
regione Lazio

   

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