Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d'Italia
Collezione di Studi Meridionali
a cura di Cosima Nassisi con prefazione di Fabio Grassi Orsini
In questo volume viene pubblicata la corrispondenza di Tommaso Fiore compresa negli anni 1910-1931, cioè dal periodo della "Voce" e dell'Unità" alla fondazione di "Quarto Stato", un arco di tempo durante il quale sempre più, intenso e articolato venne delineandosi l'impegno pubblicistico e politico del professore di Altamura. Sono, questi, gli anni in cui si ha un'evoluzione del sito pensiero che lo portò dal combattentismo democratico, all'autonomismo, al liberalismo "rivoluzionario" al "socialismo liberale", attraverso la collaborazione a "Rivoluzione Liberale", alla "Critica Politica", a "Conscientia", al "Caffè" e a "Quarto Stato". Quel che emerge centralmente nel carteggio che qui si pubblica è, soprattutto, un attivo rapporto di continuità-discontinuità rispetto al passato, la problematicità - e il carattere non lineare - di questa continuità che non significa appiattimento o eclettismo, ma confronto aperto e combattivo. Il "fante" professore conte "interlocutore" e non "terminale" passivo di tanta parte degli studiosi che, negli stessi anni, venivano compiendo la loro maturazione ideale è la più inattesa e importante novità del carteggio.
In esso, ordinate cronologicamente, sono raccolte lettere di e a Fiore, alcune delle quali già pubblicate in altri carteggi, ma la maggior parte inedite, che documentano il costituirsi progressivo di relazioni amicali, ideologiche e culturali, leganti di umana solidarietà e di lavoro, durati tutta la vita. Tra gli interlocutori di questo lungo dialogo troviamo Croce, Fortunato, De Viti De Marco, Papini, Borgese, Prezzolini, Salvemini, Gobetti, Monti, Zuccarini, Gangale, Zanotti-Bianco, Castiglione, Bauer, Dorso, Teofilato, Rosselli e molti altri con i quali strinse saldissima e affettuosa amicizia.
L'insieme di questo ricco materiale, messo oggi a disposizione dei lettori e degli studiosi col sussidio di un adeguato apparato critico e informativo, rende possibile una lettura sempre più fedele dell'iter politico e intellettuale di Fiore e consente di valutare appieno l'originalità e l'intima coerenza. Inoltre, pur senza intaccare nel fondo le linee, già largamente note, della sua biografia, esso permette di accertare e di documentare la genesi di una serie di interessi e di alcune tesi che troveranno sviluppo e sbocco critico negli anni successivi. Il carteggio costituisce altresì un notevole contributo alla conoscenza della cultura democratica italiana negli anni critici di transizione tra la crisi del sistema liberale e la fondazione del regime fascista.
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